Micro Review: un po’ di fumetti

(post in Italian)

Nel 2024 ho letto un bel po’ di fumetti, questa è una lista del penultimo carico

Nero 1-8 (Bonelli Audace)

Ottima l’idea: il medio oriente durante le crociate, ma in versione magica dove gli esseri umani si confrontano con forze soprannaturali, con buoni e cattivi sia tra i musulmani che tra i cristiani. Belli i disegni, storia ok. I personaggi mi sono sembrati tutti abbastanza stereotipati. Per qualche ragione piace un sacco a mio figlio.

Non sono un fan del formato (e del prezzo!) ma è una bella edizione.

Voto: 7/10, continuerò a comprarlo.

L’ignobile Shermann (Saldapress)

Un vecchio pirata che tutti odiano muore e lascia un’eredità a un gruppo di eredi sconclusionati. Per qualche ragione mi aspettavo Shermann come Barney nel libro eponimo (La versione d Barney). Ma no, effettivamente Shermann è un personaggio 100% negativo. E all’inizio sembra lo siano anche gli eredi, ma poi d’un tratto cambiano. Cambiamenti un po’ immotivati a mio avviso.

Disegni belli, ma non il mio stile.

Voto: 6/10, la copertina è meglio del libro.

Nathan Never: Il Giorno del Giudizio

Vent’anni fa compravo ogni uscita di Nathan Never, poi ho smesso. Ne ricompro qualcuna ogni tanto quando vado in Italia, ma mediamente le trovo deludenti.

Il giorno del giudizio è la ristampa di tre fumetti pubblicati una decina d’anni fa (vedi la recensione del primo numero su Spazio Bianco). È una buona storia con bei disegni, ma sempre più spesso mi capita di trovare i dialoghi dei fumetti italiani macchinosi e finti. Un po’ come succede con il doppiaggio nei film, dove attori bravissimi si trovano a parlare un doppiaggese che non esiste (“ehy amico stai attento, o quel fottuto bastardo ti farà fuori” e giù di lì).

Voto: 6.5/10, forse non sono più il pubblico di Nathan Never

Quando muori resta a me

Ennesimo capolavoro di Zerocalcare. Commovente a tratti, divertente per la maggior parte. Piaciuto anche a mia moglie che è cresciuta lontana dal GRA.

Forse un po’ troppi temi, ma è un libro molto intimo dato che tratta del rapporto dell’autore col padre e della sua famiglia, quindi chi sono io per criticarlo?

Voto: 8/10, Zerocalcare non delude quasi mai.

Docteur Mystère – L’integrale

Esiste (?) un personaggio creato da Paul d’Ivoi alla fine del 1800. Nel 1998 Alfredo Castelli e Lucio Filippucci hanno deciso di mischiarne la storia con Martin Mystère, e poi han finito per scrivere alcune storie dedicate solo a lui.

Quando ho scoperto che esisteva un’edizione integrale pubblicata dieci anni fa, ho deciso di leggerla, pur non essendo un lettore di MM. Non è stato facile procurarsela, ma alla fine ce l’ho fatta.

Il Docteur è geniale, atletico, onorabile e strapieno di sé. Una specie di Capitano Nemo + Batman + Poirot. Le storie so scritte in modo ironico e auto-caricaturale e hanno continui rimandi alla lettura di inizio secolo scorso, nonché a eventi e persone del periodo (il maresciallo Radetzky ke parla kome uno tetesko di Sturmtruppen è stato esilarante per i miei figli).

È un divertissement surreale e a tratti demenziale, con storie che non hanno granché senso, ma a me ha divertito molto, e questa specifica edizione è molto bella e ricca di contenuti extra.

Voto: 8/10, lo rileggerò.

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